-
attività di formazione
ed aggiornamento professionale per mezzo di seminari e corsi, non limitata
a quella obbligatoria per legge, ma anche di aggiornamento su tecniche e
tecnologie innovative;
-
potenziamento delle
Commissioni interne con funzione propositiva ed
organizzativa delle attività formative, con recensioni di libri tecnici, e
formulazione di documenti che possano essere proposti tramite il consiglio agli
organi istituzionali;
-
creare occasioni
d'incontro trasversale e collaborazione sistematica con le altre
professioni;
-
promuovere un confronto
continuo e costruttivo con gli Enti Pubblici;
-
istituire un canale di comunicazione
e di supporto aperto anche per le imprese;
-
fare dell'Università,
che l'Ordine di Genova, a differenza di molti altri ordini, ha la fortuna di
avere a poco più di 1000m di distanza, un interlocutore da cui ricevere
contributi tecnici ed a cui portare contributi professionali nonché le istanze
dell'ingegneria operativa;
-
attivare corsi, seminari e
workshop tra i professionisti ed esperti dei vari settori per promuovere l’eccellenza
e l’integrazione professionale a tutti i livelli lavorativi;
-
assumere parte attiva, come
voluto dalla legge, nell'esame di stato di abilitazione alla
professione;
-
ammodernare la biblioteca dell'Ordine con un ragionato e graduato programma di acquisizioni,
rendendo accessibili le diverse normative ed
istruzioni tecniche che regolano l’attività dell’Ingegnere (UNI, EN, CEI, etc.)
possibilmente in coordinamento con il CNI.
Per essere concreti, facciamo alcuni esempi.
- Un corso di formazione per C.T.U. in cui siano i Giudici i
principali oratori costituirebbe l'occasione di crescita in un campo
professionale alquanto complesso, l'occasione per instaurare un canale di
confronto e comunicazione con Giudici e Pubblici Ministeri e per far toccare
con mano ai Giudici le competenze della nostra categoria. E' un metodo
alternativo, e crediamo più efficace, rispetto ad una "missione
ordinistica" presso il Presidente del Tribunale a perorare la causa della
nostra categoria professionale.
- Istituiamo uno strumento software automatico con cui i colleghi
possano segnalare potenziali campi di snellimento e velocizzazione delle
procedure, che consenta all'Ordine di comunicare periodicamente agli Enti
Pubblici proposte costruttive di miglioramento. Questa è una delle possibili
forme con cui l'Ordine può assumere il ruolo d'interlocutore degli Enti
Pubblici.
- Un analogo meccanismo può essere attivato per comunicare con i
colleghi, gli studi professionali, le imprese.
- Le Commissioni dell'Ordine possono essere importantissime
strutture organizzative che affiancano il Consiglio nelle diverse attività che
esso è chiamato a svolgere, diventando parte integrante di un Ordine che non
sia più costituito da un Consiglio dell'Ordine oberato di lavoro, ma sia
un'aggregazione culturale di Ingegneri coordinati dal Consiglio.